Carne bovina sarda, tradizionale semplicità affiancata da lungimirante innovazione

Il sistema della carne bovina sarda si basa sulla linea vacca – vitello in piccoli allevamenti, con una forte presenza di allevamento semibrado. Le razze più rappresentative della carne sarda, tralasciando gli ovini, sono Charolais, Limousine e un poco più raramente Modicana in purezza.

La Gallura ed il Monteferru sono le due zone principalmente vocate alla crescita di vitelli da ristallo, solitamente esportati poi in altre regioni italiane. Negli ultimi anni, grazie ai finanziamenti regionali ed europei e alla redazione di un Programma di Sviluppo Rurale (2014-2020), sono stati attivati progetti per creare una filiera di carne bovina sarda, dalla nascita degli esemplari alla elaborazione di alimenti.

La regione sarda mostra uno dei comparti zootecnici più importanti di Italia, i bovini sono presenti con 250mila capi (su 590mila animali allevati) per 8mila aziende. Circa 500 le strutture biologiche certificate e poche decine ad oggi quelle grass fed che propongono 12 mesi di pascolamento esterno. La produzione di carne bovina interessa soprattutto l’area dell’Ozierese, ricca di estese superfici dedicate al pascolo, dove un tempo si allevava solo in maniera brada con vasti terreni recintati detti “tanche”.

Tutto il mondo della pastorizia, comprendendo in esso anche la carne bovina, si caratterizza per un’antica simbiosi tra animale e pastore.

Menu