Razza piemontese, raffinatezza bovina autentica
Sono numerose le teorie sull’origine della Razza Piemontese, base autoctona dell’intera produzione di carne bovina regionale, razza allevata da secoli per triplice attitudine (lavoro nei campi, latte e carne). La teoria maggiormente accreditata la vedrebbe nascere dall’incrocio di due razze orientali (Bos Primigenius e Aurochos), ipotesi che spiegherebbe l’eccellente capacità di adattamento a pascoli sia di pianura che di montagna. Presente in tutta la regione, con una forte concentrazione nella provincia di Cuneo (dove nel 2004 sono stati censiti ben 196mila capi). I tori presentano un mantello grigio o fromentino chiaro, mentre le vacche sfoggiano un colore più tendente al bianco.
La razza piemontese è famosa per la propria carne saporita, legata alla particolare caratteristica morfologica detta “groppa doppia”, ovvero un’espressione di ipertrofia muscolare di coscia e natica, fortemente sviluppata. Questo carattere è comparso per la prima volta nel 1886, prendendo importanza decisiva per gli sviluppi di questa razza.
La carne bovina Piemontese è molto magra: i dati di macellazione parlano di una percentuale di grasso pari all’1,5%. Apprezzata anche nei paesi esteri, la razza Piemontese detiene il primato tra le specie autoctone (al secondo posto in una ipotetica classifica generale dietro la Frisona).