Animali da carne Emilia Romagna, non solo bovini
I conigli sono tra gli animali da carne maggiormente diffusi in Emilia Romagna, contando ben 945mila capi. Il loro benessere è stato, infatti, oggetto di regolamentazione nel 2014 secondo nuove e più stringenti linee guida europee, prendendo in maggiore considerazione le condizioni degli animali.
L’asino romagnolo, dopo aver conosciuto una quasi certa estinzione, è oggi uno tra gli animali più apprezzati per il turismo equestre. Il suo recupero è cominciato nel 1996, nel 2000 si contavano 76 esemplari in tutta le regione e nel 2012 oltre 500.
Una forte crescita tra gli animali da carne in Emilia Romagna è rappresentata dagli struzzi: proprio in questo territorio troviamo la struttura di maggiori dimensioni d’Italia, addirittura una “Bottega dello struzzo” (nata sotto l’egida di Campagna Amica) e una Sagra tipica, a Governolo nel mantovano.
Lo stesso Cavallo Bardigiano (originario della città di Bardi) ha vissuto una nuova rinascita con gli anni ’70 del 1900, grazie agli agriturismi che organizzano escursioni.
Di bassa statura, è particolarmente resistente e veniva impiegato per lavori di soma e allevato per la propria carne.
Molto presente il tacchino (considerati autoctoni quelli di Piacenza, di Ravenna e di Parma) e diffuso anche il colombo piacentino (chiamato “pitone” dal termine dialettale “pitton”), spesso riscontrabile in strutture biologiche.